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venerdì 6 maggio 2011

L'evoluzione umana

Salve a tutti.
Sì è molto che non scrivo nel blog, e sono certo che alcuni avranno anche pensato che non lo avrei più fatto. Invece è stata soltanto una questione di impegni e di tempo che non avevo a disposizione per poter scrivere.
Senza dilungarmi molto su questi aspetti vengo subito a parlare dell'argomento di oggi, ovvero dell'evoluzione umana; molti di voi si chiederanno cosa c'è di strano in questo argomento, anche perchè ormai lo sappiamo tutti com'è andata: "in principio era la scimmia...", dopo di che con l'evoluzione si è arrivati fino all'uomo.
Sarebbe altamente riduttivo spiegare in questo modo l'evoluzione umana, anche perchè non è proprio così che è andata. Facciamo prima un piccolo ripasso di cosa sia l'evoluzione darwiniana; per dirla in pochissime parole, noi tutti, e tutte le specie che vivono in questo pianeta, vivono con delle diversità, ovverò pur rimanendo nella stessa specie, ognuno di noi ha caratteristiche diverse rispetto ad altri membri della stessa specie (colore degli occhi, altezza, colore dei capelli ecc). Le caratteristiche acquisite durante la vita, non si trasmettono ai figli (se mi taglio un braccio non significa che mio figlio nascerà senza braccio!), quelle INNATE e NATURALI invece sì, grazie ai geni (avere 2 genitori con gli occhi celesti farà nascere con buona probabilità un figlio con gli occhi celesti); l'evoluzione NATURALE si basa su questo: gli individui che sopravvivono sono quelli che, per forza di cose, si adattano meglio al contesto naturale, e quindi quelli che hanno le caratteristiche genetiche migliori e che faranno ereditare ai propi figli. A causa mutazioni genetiche naturali (che sono molto più frequenti di quanto possiate pensare), nel corso dei millenni, possono avvenire dei veri e propri mutamenti che possono far transitare una specie verso un'altra, questo se ovviamente tali mutamenti portano dei miglioramenti per quella specie, o si adattano meglio al contesto naturale (durante una glaciazione sopravviveranno gli individui delle specie che meglio si adattano al freddo, portando con sè i propri geni). Questa in breve è l'evoluzione naturale; fate bene attenzione a questa parola: naturale. Infatti come vedremo tra poco per quel che riguarda la nostra specie, da quando è comparsa sulla Terra, tale aspetto non ci ha minimamente sfiorato.

Veniamo appunto a noi. Come si è arrivati alla nostra specie? Beh tutto inizia circa 40 milioni di anni fa con un piccolo esserino, scoperto non molto tempo fa in Asia appartenente ad una specie chiamata Ganlea megacanica (oggi lo potremmo identificare come uno scoiattolo), che è stato l'antenato comune di tutti i primati (di cui facciamo parte anche noi). Pensate quanta strada abbiamo fatto in 40 milioni di anni! Di certo non ci sono molti reperti di questo periodo e si fa riferimento a pochi denti e piccoli ritrovamenti qua e la. Facendo un bel balzo si arriva fino ad intorno 5-6 milioni di anni fa; è questa la data accertata per il momento in cui la nostra linea evolutiva si separò da quella degli scimpansè, i più vicini a noi geneticamente, ed infatti gli ultimi in ordine di tempo, ad essersi separati dalla nostra linea evolutiva. Senza volermi dilungare troppo in seguito fanno la loro comparsa le australopitecine, nostri primi antenati, ed infine il genere Homo, che è ufficialmente presente sulla Terra intorno a 2,5 milioni di anni fa e lo sarà fino ai giorni nostri con l'Homo Sapiens, che siamo noi. Unica nota in questo senso è che l'Homo Erectus, che popolarmente sembrerebbe essere il primo a camminare in maniera eretta per il suo nome, in realtà non fu affatto il primo, e già le australopitecine camminavano erette. Questa "leggenda metropolitana" deriva soltanto dalla scoperta dei resti di homo erectus prima di tanti altri, precedenti come datazione ma successivi come scoperta, e quindi il nome non rispetta affatto la sua caratteristica.
In questi 2,5 milioni di anni il genere homo si evolve e si diffonde in varie parti del pianeta, il suo cervello cresce, manipola gli oggetti, crea armi sempre più sofisticate, vive in grotte. Non vi è nessuna presenza di arte mai in questa evoluzione, nè presenza di case, nè di agricoltura o pastorizia, almeno non fino alla nascita dell'homo sapiens.
Ed ecco quindi che entriamo nel nocciolo della questione: quando nasce l'homo sapiens? come nasce? è frutto davvero dell'evoluzione? è frutto della creazione più o meno divina?
Cercherò ora di affrontare le teorie che ci sono dietro, che possono essere al massimo 3: evoluzionismo, creazionismo divino, creazionismo "alieno" (ma queste ultime possono avere molti punti convergenti!).

Evoluzionismo:
E' una teoria molto semplice ed accettata e si basa su quello che ho detto in precedenza: intorno a 200.000 anni fa, per mutazioni genetiche ed altre cause, nasce la specie Homo Sapiens; in che modo ciò avvenga non è chiaro, ma è certo che avvenga in Africa (tant'è che si pensa che i primi Sapiens avessero tutti la pelle scura) e che da lì si diffonderà poi fino ad occupare tutto il pianeta. Di certo è la teoria meno criticabile, perchè l'evoluzione del genere homo è sotto gli occhi di tutti, quindi difficile dire che non sia così, ci sono però degli aspetti su cui discutere: i sapiens sin da subito, hanno una marcia in più rispetto a tutto il genere homo precedente, un qualcosa che va oltre ogni minima aspettativa che l'homo stesso si sarebbe potuto porre fino a quel momento; da allora in poi inizia l'arte nelle grotte, la costruzione di collane e monili vari, la costruzione di capanne, con buona probabilità la costruzione di vestiti, i RITUALI di sepoltura dei morti, con offerte di vario genere e, il più delle volte, lo spargimento di ambra rossa sul corpo del defunto e tutta una serie di nuove usanze che vanno oltre la semplice sopravvivenza, ma si pongono nel campo dell'arte fine a se stessa o comunque di oggetti non necessari o superflui per la vita quotidiana (senza telefonino resteremmo comunque in vita!). Da dove nasce questa consapevolezza, questo pensiero che va anche oltre la vita terrena, questa voglia di arte, monili, collane ecc? com'è possibile che un genere come l'homo che fin'ora non si è mai occupato delle spolture, o che non ha mai costruito capanne ecc, tutto d'un tratto inizi a fare tutto ciò, compresa l'agricolura e l'allevamento?
L'homo sapiens ha un qualcosa in più rispetto a tutte le specie passate, un qualcosa che lo ha fatto passare sopra l'evoluzione naturale, tant'è che se si estinguerà lo farà soltanto per sua stessa mano, e non certo perchè non è adatto al clima! E' possibile che un semplice passaggio evolutivo da una specie ad un'altra abbia dato un così evidente distacco mentale e una presa di coscienza così elevata?
L'evoluzionismo non da' una risposta a questa innaturale evoluzione, ma forse possiamo trovare tale risposta nelle altre 2 teorie, che presenterò insieme.

Creazionismo:
E' evidente, viste tutte le premesse, che nessuno mai si sognerebbe di dire adesso che il mondo è stato creato in 7 giorni e che l'uomo nasce grazie alla creazione divina; sappiamo benissimo che non è andata affatto così e che non sarebbe mai potuta andare così (del resto la Bibbia venne scritta in un periodo in cui le conoscenze sul mondo e sull'uomo erano molto limitate). Ma è possibile che in questa "creazione" che è avvenuta "..a sua immagine e somiglianza", possa esserci un'eco di un qualcosa di molto più antico che l'uomo un tempo sapeva e che poi è andato dimenticato? è possibile che una creazione sia davvero avvenuta (ma con modalità diverse rispetto alla Bibbia)?
La risposta è sì, è possibile, ed è l'ultima parte di questa teoria; ognuno di voi sarà poi libero di crederci o meno.
Ho già parlato infatti di Zecharia Sitchin e degli Annunaki; questi che erano gli dei Sumerici, secondo lo studioso erano alieni provenienti da Nibiru; è lo stesso studioso a dirci che, secondo le sue traduzioni dei testi sumerici, furono questi Annunaki a crearci "a loro immagine e somiglianza" e che il nome del primo uomo fu "Adama" che in sumero significa "nato sulla Terra"; ma non lo fecero dal nulla: presero una delle specie del genere homo che vivevano in quel momento sulla Terra, apportarono delle modifiche genetiche grazie alle loro elevate conoscenze e diedero vita all'homo sapiens.
Ecco una tavoletta sumerica




Questo potrebbe spiegare facilmente la nostra elevata coscienza e la nostra netta superiorità rispetto a tutto il genere homo, così come la propensione all'arte e alla cultura che non si erano mai viste fin'ora, ma che potrebbero essere state scaturite da questo intervento "divino" e poi sviluppate negli anni. Avete capito dunque dove voglio arrivare? e se questa ipotetica traduzione fosse vera? beh potrebbe significare che alla stesura della Bibbia poteva esserci un'eco di questa storia divenuta poi leggenda, e che il nome Adama venne poi tramandato e divenne Adamo e che si riportarono le parola "a sua immagine e somiglianza" così come il fatto che venimmo "plasmati dalla terra", ovvero, direbbe Zacharia, presi dalla terra esemplari di homo e modificati geneticamente per poter essere più intelligenti e coscienziosi.
Certo è una spiegazione un po' fantasiosa e che non può avere riscontri scientifici, ma sarebbe la più semplice per spiegare questo cambio assoluto tra l'ultimo homo e i sapiens, così come la nascita dell'arte e dell'agricoltura ed anche la presenza sulla terra, di monumenti come le Grandi Piramidi, che a tutt'oggi sono ancora un mistero, perchè soltanto una società molto più evoluta della nostra le avrebbe potute costruire (sono tutto TRANNE che tombe) e magari fu proprio questa prima società che aveva le conoscenze e magari alcuni oggetti donati dagli Annunaki andati poi perduti, oppure furono proprio questi dei a costruirle.

Io non so quale idea vi siete fatti dell'evoluzione umana, ma se io dovessi incontrare un giorno un essere simile a questo, mi inchinerei e renderei grazie

martedì 11 gennaio 2011

La vita su Marte

Torniamo a parlare di Marte. Non c'è dubbio che questo pianeta, per me e per tanti altri appassionati, suscita una forte suggestione e tanti dubbi: sono sicuro che molti di voi, come me, si sono almeno una volta soffermati a fantasticare sul nostro "Pianeta Rosso", immaginando quali civiltà potrebbero averlo abitato, o pensando che magari lo abitano ancora (magari nel sottosuolo).

E' per questo che oggi voglio parlare di Marte, per cercare di chiarire alcuni aspetti e di mostrare qualche foto ufficiale della NASA che lascia molti dubbi circa le attuali informazioni ufficiali che ci vengono fornite su questo pianeta.

Partiamo proprio da quello che ci dice l'agenzia americana riguardo al Pianeta Rosso:
Marte è il pianeta del nostro sistema solare più simile alla Terra, per dimensioni, caratteristiche e altri aspetti di cui ora parleremo.
Il giorno marziano, chiamato Sol, è molto simile al nostro; vi basti pensare che dura 24 ore 37 minuti e 22 secondi, e così simile è anche la costituzione del terreno, fatto di rocce, e anche l'atmosfera; di quest'ultimo aspetto la NASA ci dice che è molto rarefatta e che presenta una forte presenza di Anidtrite Carbonica (circa il 95%) ed una scarsissima presenza di Ossigeno (meno dell'1%) rendendo dunque impossibile la vita come la conosciamo noi. Anche portando una grossa quantità di piante e/o di ossigeno sul Pianeta, questa si disperederebbe nell'Universo dal momento che l'atmosfera, come già detto, è molto rarefatta. Non vi dovrebbe quindi essere presenza di nessun tipo di agglomerato nuvoloso (questo è un punto da ricordare).
Altro aspetto importante di Marte è la presenza di acqua:
sempre secondo le fonti scientifiche su Marte esiste una certa presenza di acqua; è stata scoperta negli ultimi anni e si concentra soltanto al polo Nord, dove si può notare una forte presenza di ghiaccio (l'unica su tutta la superficie). Questo ghiaccio è in minima parte ghiaccio di acqua vera e propria; si sospetta comunque che nel sottosuolo, possa esserci dell'acqua allo stato liquido, ma questa rimane soltanto un'ipotesi.
Nel resto del pianeta solo rocce e sabbia, e i resti di fiumi, laghi ed oceani ormai essiccati che ci han fatto capire come Marte un tempo sia stato un pianeta rigoglioso sicuramente di acqua, proprio come è qui sulla Terra. Difficile ovviamente stabilire, secondo la NASA, quando questo era presente e per quali cause o quando tutta l'acqua del pianeta è scomparsa.

Le missioni più famose che sono ancora attive sul Pianeta Rosso sono le sonde Opportunity e Spirit che ci hanno fornito e continuano a fornirci, bellissime immagini a terra di questo affascinante pianeta. Il sito ufficiale dove poterle reperire è questo dove si legge che in verità, Spirit sembra essere ormai disattivato, mentre Opportunity continua ad esplorare il pianeta.
Oltre a queste missioni ci sono tante foto satellitari sempre fornite dalla NASA, come quelle della "faccia di Marte" di cui ho parlato in un post precedente, e tante altre.

Queste fotografie saranno lo spunto di discussione della prossima parte di questo post, per affrontare dei temi che la NASA non affronta affatto o che forse non vuole affrontare.

Vi ricordate quello che ho detto poco fa? Su marte non vi è presenza di acqua liquida secondo la NASA, o almeno fin'ora non è stata scoperta. Bene veniamo allora a questa immagine satellitare della NASA reperibile a questo indirizzo. Potete scaricarla cliccando su View Full Image, comunque è riportata qui di seguito. Per motivi di spazio ho dovuto tagliarla in quella che è la parte più interessante. Sul sito della NASA potete comunque vederla nella sua interezza.


Quello che vedete è un leggero ingrandimento di una parte di questa immagine. In essa si può notare una parte più chiara ed una più scura, all'apparenza due tipi di terreno diverso, probabilmente uno più alto dell'altro. Però se guardate con attenzione c'è di più. Una parte del terreno biancastro, è più chiara, esattamente quella più vicina alla parte scura; non vi dice niente? a me sembra, a tutti gli effetti, l'effetto che potrebbe fare un mare o più probabilmente, un lago molto limpido che si appoggia su una spiaggia. Come potete vedere la linea più chiara è molto sottile e non lascia pensare a nessun tipo di dislivello, inoltre, vicino alla "riva" si vedono tutta una serie di puntini bianchi, che lasciano pensare alla schiuma lasciata dalle onde che si avvicinano alla costa. Infine, sempre osservando con attenzione, ma stavolta la parte più scura, questa sembra essere formata da tante piccole "onde" che si propagano verso il basso (corrente), cosa che è assente nella parte più chiara. I dubbi permangono sempre, perchè così come sulla Luna, anche qui ci vengono presentate delle immagini in bianco e nero, però dopo aver osservato per un po' questa immagine, la sensazione che si tratti davvero di un lago o di un mare, diventa sempre più forte.

Dopo questa possibile presenza di acqua passiamo ad una possibile forma di civilizzazione. Anche qui, secondo la NASA, non c'è dubbio: non esiste nessuna prova di civilità presenti o passate che abbiano vissuto su Marte. Sarà proprio vero? Vediamo insieme questa immagine. Faccio notare che si tratta di una immagine molto grande sia come risoluzione in pixel, sia come dimensione in megabyte. Il link ufficiale è questo Cliccando su Full-RES Jpeg vedrete l'immagine molto grande nella sua interezza. La parte che ci interessa è situata a sinistra nella parte medio bassa ed è la seguente:
In questa prima immagine ho voluto lasciare una parte del "nero" che si trova a sinistra della fotografia per permettervi di orientarvi nel ritrovarla da soli. Di seguito invece ecco un ingrandimento 2x della parte importante.
Cliccandoci potrete vederla più grande ancora. L'oggetto che voglio evidenziare si trova più o meno al centro dell'immagine; a cosa somiglia penso possiate arrivarci anche da soli. L'impressione è proprio che si tratti di una statua di pietra di un uomo o un umanoide con il braccio sinistro alzato. La statua sembra trovarsi seduta su quelle pietre sottostanti. La prima volta che la vidi rimasi molto impressionato, perchè sembra lasciare davvero pochi dubbi a riguardo: sembra essere davvero una statua ben conservata (qualcuno dice anche possa trattarti di un umanoide in carne ed ossa, ma a giudicare dal colore direi sia altamente improbabile)

Abbiamo dunque visto come forse su Marte ci sia dell'acqua liquida, a differenza di quello che dice la NASA, e che forse possono esserci tracce di civiltà passate. Ma se la vita ci fosse tutt'ora? Come apparirebbe? saremmo in grado di riconoscerla o di ricordurla a quella che conosciamo noi?

In questa pagina è possibile vedere alcune immagini di Marte. Si tratta di una zona, come è descritto nel sito, molto a Nord su Marte. Qui, secondo il sito, sono presenti delle fuoriuscite di materiale scuro dal terreno che si proiettano in alto per poi ricadere a terra. Vediamo nel dettaglio un paio di immagini, prese e ritagliate dal link appena postato cliccando in basso a destra su wallpaper e sulla dimensione massima possibile.

Cliccandoci potrete vederle ancora più grandi ovviamente. Per prima cosa se si tratta di spruzzi di materiale verso l'alto, dove sono le ombre? non ve n'è traccia ne davanti ne dietro, se non poco accennate. Inoltre sembrano piuttosto regolari e vicine ma non si disturbano tra loro. Qualcosa sembra strano. Per cercare di risolvere il dubbio è necessario vedere foto a maggiore qualità ed in bianco e nero. Per farlo da soli potete cliccare su JP2 Quicklook e poi sul primo link. Aprendo il file con java si scaricherà velocemente l'IAS Viewer che vi permetterà di navigare facilmente nell'immagine a grande dimensione (un po' come in google maps). Se non siete in grado di farlo o non avete voglia ecco qui di seguito una parte dell'immagine
Come potete vedere questa immagine permette di vedere meglio la parte superiore ma anche quella inferiore di questi "getti" provenienti dal sottosuolo. Quello che noterete cliccandoci è che questi famosi "getti" non sono affatto verticali, ma si alzano dal terreno formando degli angoli e che nella parte superiore si ramificano fino a formare qualcosa che sembra dei fiori o delle foglie. Ebbene sì, siamo di fronte ad un qualcosa che somiglia incredibilmente ad un albero; certo nessun albero che possiamo riconoscere come presente qui sulla Terra, ma senz'altro un qualche tipo di specie vegetale, probabilmente ancora in vita (considerando le "foglie" o i "fiori" presenti sulle estremità) e che sembra essersi adattata alla vita di Marte nella parte molto a Nord (ricordate che è proprio qui che si ipotizza possa trovarsi acqua liquida sotto la superficie).
Anche questa immagine ha suscitato in me molto scalpore e molto interesse, e trovo sia una prova molto importante di eventuale vita sul Pianeta Rosso.

A proposito di questo nome veniamo all'ultimo aspetto di Marte, ovvero il suo colore. Il suo nome ce lo suggerisce e tutti lo sappiamo: Marte è un pianeta a prevalenza rossa, per via della sua sabbia che ha quel colore rossastro e, essendo presente solo quella, secondo la NASA, è evidente che vista al telescopio non possa che essere di colore rosso. Gli osservatori amatoriali del cielo ve ne daranno senz'altro conferma. Ma tutto questo è vero da lontano, cioè osservando Marte dalla Terra, ed è vero anche secondo le fotografie della NASA come questa che potete anche vedere qui di seguito.

Il pianeta si mostra in prevalenza Rosso, con una qualche sorta di atmosfera rarefatta e la presenza di un po' di ghiaccio a Nord, proprio come la NASA lo descrive. Peccato che nel 1995 il satellite Hubble fotografava Marte in opposizione alla Terra, e che il risultato fu questo:

Una differenza abissale direi! Certo non permette di vedere una presenza di acqua, ma permette di dire che l'atmosfera è molto meno rarefatta di quella che vorrebbero farci credere, e che quindi in qualche modo la vita potrebbe davvero svilupparsi tutt'ora su Marte! Poco dopo la pubblicazione sul sito del telescopio spaziale questa immagine venne sostituita con questa che, pur mostrando molta meno atmosfera, continua comunque a mostrarne ancora molta di più di quanto non ne mostri oggi la NASA.

Dunque che idea vi siete fatti di Marte?

Aprite gli occhi!