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giovedì 12 maggio 2011

Ooparts - Oggetti fuori dal tempo

Oggi voglio parlare di ooparts. Come avrete capito dal sottotitolo si tratta di oggetti particolari, oggetti per l'appunto "fuori dal tempo", cioè che vengono ritrovati in contesti assolutamente improbabili se non impossibili se si segue il normale scorrere del tempo così come lo concepiamo noi. Per fare un esempio
molto chiarificatore, un oopart potrebbe essere ad esempio il ritrovamento di un telefonino all'interno di una tomba sigillata del 2000 a.C: un oggetto dunque che a quell'epoca non poteva esistere.
Ovviamente non è stato trovato nessun telefonino dentro le tombe, ma ci sono molti oggetti e ritrovamenti misteriosi che meritano di essere investigati; alcuni sembrano provatamente falsi, altri invece lasciano davvero stupiti, ma in entrambi i casi le spiegazioni che vengono date su come sia mai possibile che tali oggetti o ritrovamenti possano esistere sono sempre e soltanto due: da un lato c'è chi dice che la nostra storia passata non è come ci viene presentata e che in realtà l'uomo era presente sulla Terra già molti milioni di anni fa,
convivendo anche addirittura con i dinosauri. Dall'altro lato c'è chi invece vedi in alcuni ooparts il futuro, nel senso che certi oggetti sarebbero spiegabili in quel tempo soltanto se, nel nostro futuro, saremo in grado di
viaggiare indietro nel tempo per poi "dimenticarci" qua e la qualche oggetto moderno in epoche antiche.
Ma cerchiamo di andare per ordine e di presentare i più famosi ooparts che si conoscono.

Le pietre di Ica
Prendono il nome dalla città di Ica in Perù dove un medico, Javier Cabrera Darquea, in una misteriosa e sonosciuta grotta, avrebbe ritrovato migliaia di queste pietre, grazie al fatto che alcuni contadini della zona, gli vendettero alcune pietre che dissero aver ritrovato lungo il fiume. Da allora il medico iniziò delle ricerche fino a trovare questa grotta e tutte le altre pietre. La particolarità di queste pietre sono ovviamente le incisioni che vi sono impresse sopra: si tratta infatti di disegni impossibili per quello che noi sappiamo, perchè vengono disegnati, anche abbastanza minuziosamente, dinosauri di vario genere, lotte tra uomini e dinosauri, e anche tecnologie avanzatissime. Questo ovviamente non sarebbe possibile per la nostra archeologia, perchè come tutti sappiamo i dinosauri si estinsero circa 65 milioni di anni fa e l'homo sapiens, come ho spiegato nel post precedente, fecero la loro comparsa soltanto intorno a 200.000 anni fa. Ecco alcuni esempi di queste pietre.


Come potete voi stessi vedere nel primo caso si trova una sorta di tirannosauro, mentre negli altri due qualcosa di simile ad un brontosauro, curato quest'ultimo anche nei dettagli come è possibile vedere nell'ultima pietra. Certamente un qualcosa che lascerebbe poco spazio ai dubbi, sono veri e propri dinosauri e se le pietre fossero autentiche sarebbero il chiaro segno che in Perù quantomeno si conoscesse la storia passata, dove gli uomini o chi per loro,  avevano convissuto e quindi spesso anche combattuto, con i dinosauri in epoche dove nè l'uomo nè altre eventuali forme di vita intelligente sono documentati; oppure potrebbero essere spiegate se in realtà i dinosauri fossero sopravvisuti in epoche molto più recenti alle nostre, e magari vivono ancora oggi nel sottosuolo e i peruviani antichi ne erano a conoscenza.
In realtà queste pietre lasciano molte perplessità: il loro ritrovamento e la grotta dove si trovavano sono tutt'ora misteriose e sconosciute, tanto che si pensa non esista proprio questa fantomatica grotta, ed inoltre è stato documentato che è possibile creare delle pietre come queste con gli strumenti a disposizione dei contadini peruviani, facendo "invecchiare" esteriormente le pietre con sterco di vacca oppure lasciandole per qualche tempo nei pollai. In definitiva sembra proprio che queste pietre siano un falso, ma per i forti sostenitori degli Annunaki, di cui ho già parlato, sarebbe il chiaro e incontrovertibile segno della loro presenza, perchè dimostrerebbe come questi dei, altresì detti alieni, vivessero o comunque conoscessero il nostro pianeta da tempi molto antichi (sarebbero loro gli "uomini" che lottano contro i dinosauri). Queste pietre sarebbero una straordinaria testimonianza di ciò che gli Annunaki raccontarono e descrissero all'homo sapiens (in questo caso i peruviani) e che questi ultimi vollero lasciare inciso nella pietra.
Difficile esprimere un'opinione personale a riguardo; sarebbe bello poter verificare davvero l'autenticità di queste pietre, ma sembra che invece ne sia stata verificata la facilità di duplicazione. Per questi motivi questo oopart seppur molto affascinante, sembra lasciare molti dubbi ed incertezze, che portano più verso la bufala che verso l'autenticità dei ritrovamenti

Il martello di Kingoodie
Meno documentato ma non meno famoso è il così detto "martello di Kingoodie". Si tratta di un ritrovamento davvero misterioso e che, stavola, non sembra affatto essere una bufala; infatti in Scozia, in questa località, venne ritrovato un pezzo di arenaria datata a circa 350 milioni di anni fa (datazione ufficiale e confermata dal centro di ricerche geologiche britannico); fin qui tutto normale se non fosse che, questo pezzo di arenaria, conteneva al suo interno un vero e proprio martello con tanto di manico di legno. L'oggetto si trovava ALL'INTERNO del blocco di arenaria, tanto che, come potete vedere, la pietra arenaria gli si è formata intorno, facendogli un po' da "custodia".
Questo ritrovamento rimane tutt'oggi inspiegabile e non esiste alcun modo per dimostrare che sia una bufala; oggetti come questo per gli amanti di "ritorno al futuro", potrebbero essere spiegabili se si pensa ad un futuro in cui noi uomini saremo in grado di tornare indietro nel tempo, lasciandoci accidentalmente alle spalle alcuni oggetti, tra cui questo martello. A mio modesto parere è davvero un ritrovamento eccezionale che è davvero difficile da spiegare, tanto che, la prima volta che uno lo vede, rimane spesso colpito.

Geroglifici nel parco nazionale di Hunter Valley, Australia
Quando si parla di misteri gli egiziani non mancano mai, ed anche in questo caso sono presenti!. A mio modo di vedere è un ritrovamento eccezionale che non viene documentato o studiato come si dovrebbe.
Ci troviamo in Australia nel parco nazionale di Hunter Valley; sopra 3 roccie di arenaria che formano una specie di "grotta" sono incisi geroglifici simili a quelli egiziani (se non identici), più l'incontrovertibile immagine del dio Anubi.


Quest'ultima immagine di Anubi lascia poco spazio all'immaginazione, perchè è davvero lui senza ombra di dubbio. La domanda che segue è evidente: gli Egiziani riuscirono ad arrivare in Australia? ma come se fu così come ci riuscirono? Sebbene ci sono prove di navi di vario genere egiziane, queste erano adatte soltanto alla navigazione del Nilo o, al limite, alla navigazione lungo le coste dell'Egitto; sembra davvero assurdo pensare che gli egiziani avessero le tecniche necessarie ad arrivare in Australia e a stabilirsi lì come una sorta di colonia. C'è chi allora si chiede se gli Egiziani non fossero già presenti in Australia dai tempi antichi, oppure se furono altri popoli e razze a portarli fin lì, magari gli stessi che costruirono le 3 Grandi Piramidi della piana di Giza, sfruttando energie e forze naturali del nostro pianeta, le stesse che usavano per tagliare perfettamente le pietre ed incastonarle l'una alle altre, come avvenne per le 3 Piramidi.
Di certo è un oopart che andrebbe approfondito, perchè a parte queste e altre 2 o 3 immagini, per altro in dettaglio, non esistono altre immagini di questi geroglifici, quindi non è possibile stabilire se davvero vi era scritto qualcosa su queste pietre e se sono davvero pietre che si trovano in Australia. L'argomento però non sembra interessare studiosi e archeologi, così che bisognerebbe andare in Australia e cercarsele da soli per verificarne l'autenticità (sempre che possano essere raggiunte). Se però fossero autentiche, come sembra, sarebbero la prova evidente di come la storia passata recente dell'uomo è piena di misteri e che forse, popoli pre-diluviani molto evoluti esistevano veramente e che, i sopravvisuti dal diluvio, continuarono per un certo periodo a tramandare la loro scrittura e cultura; questi sopravvisuti in Egitto noi li chiamiamo "egiziani".

Il gigante di Antrim
A volte però sono proprio le cose meno documentate e più vecchie a suscitare molti ma molti dubbi, sopratutto perchè all'inizio del 1900 non vi erano molte tecniche per creare "effetti speciali" in modo da creare oggetti impossibili. E' il caso del gigante di Antrim; di lui si conoscono soltanto due fotografie pubblicate dalla rivista Strand.

Fu ritrovato in Irlanda durante una ricerca mineraria. Era alto 3,70 metri ed aveva sei dita ai piedi. Erano i giganti i popoli evoluti pre-diluviani? esistirono veramente? queste foto documentano davvero il ritrovamento di un essere che non dovrebbe esistere? Difficile dirlo. Dopo qualche tempo il corpo mummificato e il suo scopritore sparirono nel nulla; motivo in più per credere che forse si scoprì e si mise in mostra qualcosa che non avrebbe mai dovuto essere scoperto e sul quale, a mio modesto parere, nel 1895 (data della scoperta del gigante) non c'era motivo nè di speculare (come è invece stato fatto con le pietre di Ica, ora nel museo a pagamento del suo scopritore) nè di cercare la fama. Di certo non rivedremo mai questo gigante, ma quando vidi per la prima volta queste fotografie ne rimasi particolarmente colpito.

La piramide di Cheope
Sebbene non sia un oopart (ma tutta la Piramide potrebbe essere considerata come tale in realtà), voglio chiudere con questa cattiva interpretazione di un testo dell'800, per dimostrare come a volte, ci si lascia troppo prendere la mano e si salta a conclusioni affrettate senza ragionare nel modo più semplice possibile.
L'interno della Grande piramide è stato studiato minuziosamente e, in sezione, risulta essere più o meno così.

Sorvolando sulle leggenda relativa alle lettere nella figura (basterà dire che la lettera C è la camera del re), ci sono molti siti che si oppongono a tale studiatissimo e provato schema, riportandone uno diverso, esattamente questo.
Tale schema sarebbe possibile crearlo a partire da un testo Sulle piramidi d'Egitto e sulla loro costruzione - pensieri ed osservazioni del Cav. Emarese Enrico datato 1861. Sembrerebbe che tale schema sia più o meno disegnato all'interno del libro (era un tipografo) e che quello che Enrico ci descrive confermi quanto disegnato. Seppur mi sembrava assurdo che si potesse creare una sezione disegnata della Piramide nel 1861 mi sono letto quelle righe che giustificherebbero quella grande cavità centrale e che sono le seguenti:
"... quale non fu la mia sorpresa allorché m'avvidi di trovarmi nel vano d'una grande quadrata torre, tanto alta che i molti lumi degli elevati ceri non arrivavano ad illuminare la sua sommità?  U,TAV.1 Mi fu ovvio allora conoscere che questa grande torre posta nel centro della Piramide, chiudendosi solo alla quasi superiore estremità, era come l'uovo di Colombo, o del Brunellesco; fu facile allora immaginare che la porta d'entrata cotanto elevata dal suolo era dovuta al non avere spianata tutta la platea; che la precipitosa discesa del pianerottolo, e corridojo, fu espressamente ingegnata per far scorrere senza fatica tutte le pietre nel centro della Piramide; e che infine l'unico mezzo a poter innalzare con qualche agevolezza così gigantesca mole fu quello certamente di elevare tutte le pietre sino al pianerottolo inclinato, facendole sdrucciolare pel corridojo discendente al centro della torre, elevandole poscia senza enorme fatica con un semplice, ma ben robusto argano."
Si parla di un "grande vano" simile ad una grande torre quadrata al "centro" della piramide, da qui lo schema con quel vano centrale e perpendicolare alla base della piramide. Ditemi voi innazi tutto come poteva stabilire un uomo che aveva a disposizione soltanto dei ceri per illuminare il suo cammino, che si trovava esattamente al centro della Piramide; inoltre (e chi come me nella Piramide ci è entrato sa' di cosa parlo), per poter accedere alla "camera del re" (è solo un nome, non c'è mai stato nessun re sepolto lì dentro) bisogna entrare in un cunicolo, guarda caso quadrato ed inotlre inclinato, che potrebbe somigliare ad una sorte di torre, e che ben si addice alla spiegazione secondo cui le pietre furono fatte scivolare dall'alto, e che ESISTE ed è REALE, ma che nel secondo schema non c'è (si tratta della lettera D nel primo schema). Inoltre è talmente lungo che dubito si riuscirebbe a vederne la fine se illuminato con un semplice cero (ma probabilmente nemmeno con una moderna grande torcia). In definitiva sono più che certo che il tipografo disegnò uno schema ben diverso da quello che viene presentato, e che vide esattamente quello che può vedere chiunque entrando nella Piramide di Cheope: un grande cunicolo (grande si fa per dire) simile ad una torre di cui non si vede la fine e che conduce alla "camera del Re". Se così non fosse e il secondo schema fosse reale, non vedo come sarebbe possibile raggiungere la camera del Re, ne tantomeno vedo dove verrebbe collocato questo cunicolo inclinato verso l'alto che esiste veramente e che io stesso ho attraversato (e che fatica!).
Tutto questo discorso è servito secondo me a farvi capire che, se volete cercare altri ooparts (e ce ne sono davvero tanti) fatelo con la dovuta cautela e non prendete per vera qualsiasi cosa sia scritta nei vari siti o testi. Cercate di farvi una opinione personale dell'argomento, ma ovviamente la cosa migliore sarebbe verificare di persona, come ad esempio è stato possibile per me con la Piramide di Cheope.

Un saluto a tutti

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