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giovedì 12 maggio 2011

Ooparts - Oggetti fuori dal tempo

Oggi voglio parlare di ooparts. Come avrete capito dal sottotitolo si tratta di oggetti particolari, oggetti per l'appunto "fuori dal tempo", cioè che vengono ritrovati in contesti assolutamente improbabili se non impossibili se si segue il normale scorrere del tempo così come lo concepiamo noi. Per fare un esempio
molto chiarificatore, un oopart potrebbe essere ad esempio il ritrovamento di un telefonino all'interno di una tomba sigillata del 2000 a.C: un oggetto dunque che a quell'epoca non poteva esistere.
Ovviamente non è stato trovato nessun telefonino dentro le tombe, ma ci sono molti oggetti e ritrovamenti misteriosi che meritano di essere investigati; alcuni sembrano provatamente falsi, altri invece lasciano davvero stupiti, ma in entrambi i casi le spiegazioni che vengono date su come sia mai possibile che tali oggetti o ritrovamenti possano esistere sono sempre e soltanto due: da un lato c'è chi dice che la nostra storia passata non è come ci viene presentata e che in realtà l'uomo era presente sulla Terra già molti milioni di anni fa,
convivendo anche addirittura con i dinosauri. Dall'altro lato c'è chi invece vedi in alcuni ooparts il futuro, nel senso che certi oggetti sarebbero spiegabili in quel tempo soltanto se, nel nostro futuro, saremo in grado di
viaggiare indietro nel tempo per poi "dimenticarci" qua e la qualche oggetto moderno in epoche antiche.
Ma cerchiamo di andare per ordine e di presentare i più famosi ooparts che si conoscono.

Le pietre di Ica
Prendono il nome dalla città di Ica in Perù dove un medico, Javier Cabrera Darquea, in una misteriosa e sonosciuta grotta, avrebbe ritrovato migliaia di queste pietre, grazie al fatto che alcuni contadini della zona, gli vendettero alcune pietre che dissero aver ritrovato lungo il fiume. Da allora il medico iniziò delle ricerche fino a trovare questa grotta e tutte le altre pietre. La particolarità di queste pietre sono ovviamente le incisioni che vi sono impresse sopra: si tratta infatti di disegni impossibili per quello che noi sappiamo, perchè vengono disegnati, anche abbastanza minuziosamente, dinosauri di vario genere, lotte tra uomini e dinosauri, e anche tecnologie avanzatissime. Questo ovviamente non sarebbe possibile per la nostra archeologia, perchè come tutti sappiamo i dinosauri si estinsero circa 65 milioni di anni fa e l'homo sapiens, come ho spiegato nel post precedente, fecero la loro comparsa soltanto intorno a 200.000 anni fa. Ecco alcuni esempi di queste pietre.


Come potete voi stessi vedere nel primo caso si trova una sorta di tirannosauro, mentre negli altri due qualcosa di simile ad un brontosauro, curato quest'ultimo anche nei dettagli come è possibile vedere nell'ultima pietra. Certamente un qualcosa che lascerebbe poco spazio ai dubbi, sono veri e propri dinosauri e se le pietre fossero autentiche sarebbero il chiaro segno che in Perù quantomeno si conoscesse la storia passata, dove gli uomini o chi per loro,  avevano convissuto e quindi spesso anche combattuto, con i dinosauri in epoche dove nè l'uomo nè altre eventuali forme di vita intelligente sono documentati; oppure potrebbero essere spiegate se in realtà i dinosauri fossero sopravvisuti in epoche molto più recenti alle nostre, e magari vivono ancora oggi nel sottosuolo e i peruviani antichi ne erano a conoscenza.
In realtà queste pietre lasciano molte perplessità: il loro ritrovamento e la grotta dove si trovavano sono tutt'ora misteriose e sconosciute, tanto che si pensa non esista proprio questa fantomatica grotta, ed inoltre è stato documentato che è possibile creare delle pietre come queste con gli strumenti a disposizione dei contadini peruviani, facendo "invecchiare" esteriormente le pietre con sterco di vacca oppure lasciandole per qualche tempo nei pollai. In definitiva sembra proprio che queste pietre siano un falso, ma per i forti sostenitori degli Annunaki, di cui ho già parlato, sarebbe il chiaro e incontrovertibile segno della loro presenza, perchè dimostrerebbe come questi dei, altresì detti alieni, vivessero o comunque conoscessero il nostro pianeta da tempi molto antichi (sarebbero loro gli "uomini" che lottano contro i dinosauri). Queste pietre sarebbero una straordinaria testimonianza di ciò che gli Annunaki raccontarono e descrissero all'homo sapiens (in questo caso i peruviani) e che questi ultimi vollero lasciare inciso nella pietra.
Difficile esprimere un'opinione personale a riguardo; sarebbe bello poter verificare davvero l'autenticità di queste pietre, ma sembra che invece ne sia stata verificata la facilità di duplicazione. Per questi motivi questo oopart seppur molto affascinante, sembra lasciare molti dubbi ed incertezze, che portano più verso la bufala che verso l'autenticità dei ritrovamenti

Il martello di Kingoodie
Meno documentato ma non meno famoso è il così detto "martello di Kingoodie". Si tratta di un ritrovamento davvero misterioso e che, stavola, non sembra affatto essere una bufala; infatti in Scozia, in questa località, venne ritrovato un pezzo di arenaria datata a circa 350 milioni di anni fa (datazione ufficiale e confermata dal centro di ricerche geologiche britannico); fin qui tutto normale se non fosse che, questo pezzo di arenaria, conteneva al suo interno un vero e proprio martello con tanto di manico di legno. L'oggetto si trovava ALL'INTERNO del blocco di arenaria, tanto che, come potete vedere, la pietra arenaria gli si è formata intorno, facendogli un po' da "custodia".
Questo ritrovamento rimane tutt'oggi inspiegabile e non esiste alcun modo per dimostrare che sia una bufala; oggetti come questo per gli amanti di "ritorno al futuro", potrebbero essere spiegabili se si pensa ad un futuro in cui noi uomini saremo in grado di tornare indietro nel tempo, lasciandoci accidentalmente alle spalle alcuni oggetti, tra cui questo martello. A mio modesto parere è davvero un ritrovamento eccezionale che è davvero difficile da spiegare, tanto che, la prima volta che uno lo vede, rimane spesso colpito.

Geroglifici nel parco nazionale di Hunter Valley, Australia
Quando si parla di misteri gli egiziani non mancano mai, ed anche in questo caso sono presenti!. A mio modo di vedere è un ritrovamento eccezionale che non viene documentato o studiato come si dovrebbe.
Ci troviamo in Australia nel parco nazionale di Hunter Valley; sopra 3 roccie di arenaria che formano una specie di "grotta" sono incisi geroglifici simili a quelli egiziani (se non identici), più l'incontrovertibile immagine del dio Anubi.


Quest'ultima immagine di Anubi lascia poco spazio all'immaginazione, perchè è davvero lui senza ombra di dubbio. La domanda che segue è evidente: gli Egiziani riuscirono ad arrivare in Australia? ma come se fu così come ci riuscirono? Sebbene ci sono prove di navi di vario genere egiziane, queste erano adatte soltanto alla navigazione del Nilo o, al limite, alla navigazione lungo le coste dell'Egitto; sembra davvero assurdo pensare che gli egiziani avessero le tecniche necessarie ad arrivare in Australia e a stabilirsi lì come una sorta di colonia. C'è chi allora si chiede se gli Egiziani non fossero già presenti in Australia dai tempi antichi, oppure se furono altri popoli e razze a portarli fin lì, magari gli stessi che costruirono le 3 Grandi Piramidi della piana di Giza, sfruttando energie e forze naturali del nostro pianeta, le stesse che usavano per tagliare perfettamente le pietre ed incastonarle l'una alle altre, come avvenne per le 3 Piramidi.
Di certo è un oopart che andrebbe approfondito, perchè a parte queste e altre 2 o 3 immagini, per altro in dettaglio, non esistono altre immagini di questi geroglifici, quindi non è possibile stabilire se davvero vi era scritto qualcosa su queste pietre e se sono davvero pietre che si trovano in Australia. L'argomento però non sembra interessare studiosi e archeologi, così che bisognerebbe andare in Australia e cercarsele da soli per verificarne l'autenticità (sempre che possano essere raggiunte). Se però fossero autentiche, come sembra, sarebbero la prova evidente di come la storia passata recente dell'uomo è piena di misteri e che forse, popoli pre-diluviani molto evoluti esistevano veramente e che, i sopravvisuti dal diluvio, continuarono per un certo periodo a tramandare la loro scrittura e cultura; questi sopravvisuti in Egitto noi li chiamiamo "egiziani".

Il gigante di Antrim
A volte però sono proprio le cose meno documentate e più vecchie a suscitare molti ma molti dubbi, sopratutto perchè all'inizio del 1900 non vi erano molte tecniche per creare "effetti speciali" in modo da creare oggetti impossibili. E' il caso del gigante di Antrim; di lui si conoscono soltanto due fotografie pubblicate dalla rivista Strand.

Fu ritrovato in Irlanda durante una ricerca mineraria. Era alto 3,70 metri ed aveva sei dita ai piedi. Erano i giganti i popoli evoluti pre-diluviani? esistirono veramente? queste foto documentano davvero il ritrovamento di un essere che non dovrebbe esistere? Difficile dirlo. Dopo qualche tempo il corpo mummificato e il suo scopritore sparirono nel nulla; motivo in più per credere che forse si scoprì e si mise in mostra qualcosa che non avrebbe mai dovuto essere scoperto e sul quale, a mio modesto parere, nel 1895 (data della scoperta del gigante) non c'era motivo nè di speculare (come è invece stato fatto con le pietre di Ica, ora nel museo a pagamento del suo scopritore) nè di cercare la fama. Di certo non rivedremo mai questo gigante, ma quando vidi per la prima volta queste fotografie ne rimasi particolarmente colpito.

La piramide di Cheope
Sebbene non sia un oopart (ma tutta la Piramide potrebbe essere considerata come tale in realtà), voglio chiudere con questa cattiva interpretazione di un testo dell'800, per dimostrare come a volte, ci si lascia troppo prendere la mano e si salta a conclusioni affrettate senza ragionare nel modo più semplice possibile.
L'interno della Grande piramide è stato studiato minuziosamente e, in sezione, risulta essere più o meno così.

Sorvolando sulle leggenda relativa alle lettere nella figura (basterà dire che la lettera C è la camera del re), ci sono molti siti che si oppongono a tale studiatissimo e provato schema, riportandone uno diverso, esattamente questo.
Tale schema sarebbe possibile crearlo a partire da un testo Sulle piramidi d'Egitto e sulla loro costruzione - pensieri ed osservazioni del Cav. Emarese Enrico datato 1861. Sembrerebbe che tale schema sia più o meno disegnato all'interno del libro (era un tipografo) e che quello che Enrico ci descrive confermi quanto disegnato. Seppur mi sembrava assurdo che si potesse creare una sezione disegnata della Piramide nel 1861 mi sono letto quelle righe che giustificherebbero quella grande cavità centrale e che sono le seguenti:
"... quale non fu la mia sorpresa allorché m'avvidi di trovarmi nel vano d'una grande quadrata torre, tanto alta che i molti lumi degli elevati ceri non arrivavano ad illuminare la sua sommità?  U,TAV.1 Mi fu ovvio allora conoscere che questa grande torre posta nel centro della Piramide, chiudendosi solo alla quasi superiore estremità, era come l'uovo di Colombo, o del Brunellesco; fu facile allora immaginare che la porta d'entrata cotanto elevata dal suolo era dovuta al non avere spianata tutta la platea; che la precipitosa discesa del pianerottolo, e corridojo, fu espressamente ingegnata per far scorrere senza fatica tutte le pietre nel centro della Piramide; e che infine l'unico mezzo a poter innalzare con qualche agevolezza così gigantesca mole fu quello certamente di elevare tutte le pietre sino al pianerottolo inclinato, facendole sdrucciolare pel corridojo discendente al centro della torre, elevandole poscia senza enorme fatica con un semplice, ma ben robusto argano."
Si parla di un "grande vano" simile ad una grande torre quadrata al "centro" della piramide, da qui lo schema con quel vano centrale e perpendicolare alla base della piramide. Ditemi voi innazi tutto come poteva stabilire un uomo che aveva a disposizione soltanto dei ceri per illuminare il suo cammino, che si trovava esattamente al centro della Piramide; inoltre (e chi come me nella Piramide ci è entrato sa' di cosa parlo), per poter accedere alla "camera del re" (è solo un nome, non c'è mai stato nessun re sepolto lì dentro) bisogna entrare in un cunicolo, guarda caso quadrato ed inotlre inclinato, che potrebbe somigliare ad una sorte di torre, e che ben si addice alla spiegazione secondo cui le pietre furono fatte scivolare dall'alto, e che ESISTE ed è REALE, ma che nel secondo schema non c'è (si tratta della lettera D nel primo schema). Inoltre è talmente lungo che dubito si riuscirebbe a vederne la fine se illuminato con un semplice cero (ma probabilmente nemmeno con una moderna grande torcia). In definitiva sono più che certo che il tipografo disegnò uno schema ben diverso da quello che viene presentato, e che vide esattamente quello che può vedere chiunque entrando nella Piramide di Cheope: un grande cunicolo (grande si fa per dire) simile ad una torre di cui non si vede la fine e che conduce alla "camera del Re". Se così non fosse e il secondo schema fosse reale, non vedo come sarebbe possibile raggiungere la camera del Re, ne tantomeno vedo dove verrebbe collocato questo cunicolo inclinato verso l'alto che esiste veramente e che io stesso ho attraversato (e che fatica!).
Tutto questo discorso è servito secondo me a farvi capire che, se volete cercare altri ooparts (e ce ne sono davvero tanti) fatelo con la dovuta cautela e non prendete per vera qualsiasi cosa sia scritta nei vari siti o testi. Cercate di farvi una opinione personale dell'argomento, ma ovviamente la cosa migliore sarebbe verificare di persona, come ad esempio è stato possibile per me con la Piramide di Cheope.

Un saluto a tutti

venerdì 6 maggio 2011

L'evoluzione umana

Salve a tutti.
Sì è molto che non scrivo nel blog, e sono certo che alcuni avranno anche pensato che non lo avrei più fatto. Invece è stata soltanto una questione di impegni e di tempo che non avevo a disposizione per poter scrivere.
Senza dilungarmi molto su questi aspetti vengo subito a parlare dell'argomento di oggi, ovvero dell'evoluzione umana; molti di voi si chiederanno cosa c'è di strano in questo argomento, anche perchè ormai lo sappiamo tutti com'è andata: "in principio era la scimmia...", dopo di che con l'evoluzione si è arrivati fino all'uomo.
Sarebbe altamente riduttivo spiegare in questo modo l'evoluzione umana, anche perchè non è proprio così che è andata. Facciamo prima un piccolo ripasso di cosa sia l'evoluzione darwiniana; per dirla in pochissime parole, noi tutti, e tutte le specie che vivono in questo pianeta, vivono con delle diversità, ovverò pur rimanendo nella stessa specie, ognuno di noi ha caratteristiche diverse rispetto ad altri membri della stessa specie (colore degli occhi, altezza, colore dei capelli ecc). Le caratteristiche acquisite durante la vita, non si trasmettono ai figli (se mi taglio un braccio non significa che mio figlio nascerà senza braccio!), quelle INNATE e NATURALI invece sì, grazie ai geni (avere 2 genitori con gli occhi celesti farà nascere con buona probabilità un figlio con gli occhi celesti); l'evoluzione NATURALE si basa su questo: gli individui che sopravvivono sono quelli che, per forza di cose, si adattano meglio al contesto naturale, e quindi quelli che hanno le caratteristiche genetiche migliori e che faranno ereditare ai propi figli. A causa mutazioni genetiche naturali (che sono molto più frequenti di quanto possiate pensare), nel corso dei millenni, possono avvenire dei veri e propri mutamenti che possono far transitare una specie verso un'altra, questo se ovviamente tali mutamenti portano dei miglioramenti per quella specie, o si adattano meglio al contesto naturale (durante una glaciazione sopravviveranno gli individui delle specie che meglio si adattano al freddo, portando con sè i propri geni). Questa in breve è l'evoluzione naturale; fate bene attenzione a questa parola: naturale. Infatti come vedremo tra poco per quel che riguarda la nostra specie, da quando è comparsa sulla Terra, tale aspetto non ci ha minimamente sfiorato.

Veniamo appunto a noi. Come si è arrivati alla nostra specie? Beh tutto inizia circa 40 milioni di anni fa con un piccolo esserino, scoperto non molto tempo fa in Asia appartenente ad una specie chiamata Ganlea megacanica (oggi lo potremmo identificare come uno scoiattolo), che è stato l'antenato comune di tutti i primati (di cui facciamo parte anche noi). Pensate quanta strada abbiamo fatto in 40 milioni di anni! Di certo non ci sono molti reperti di questo periodo e si fa riferimento a pochi denti e piccoli ritrovamenti qua e la. Facendo un bel balzo si arriva fino ad intorno 5-6 milioni di anni fa; è questa la data accertata per il momento in cui la nostra linea evolutiva si separò da quella degli scimpansè, i più vicini a noi geneticamente, ed infatti gli ultimi in ordine di tempo, ad essersi separati dalla nostra linea evolutiva. Senza volermi dilungare troppo in seguito fanno la loro comparsa le australopitecine, nostri primi antenati, ed infine il genere Homo, che è ufficialmente presente sulla Terra intorno a 2,5 milioni di anni fa e lo sarà fino ai giorni nostri con l'Homo Sapiens, che siamo noi. Unica nota in questo senso è che l'Homo Erectus, che popolarmente sembrerebbe essere il primo a camminare in maniera eretta per il suo nome, in realtà non fu affatto il primo, e già le australopitecine camminavano erette. Questa "leggenda metropolitana" deriva soltanto dalla scoperta dei resti di homo erectus prima di tanti altri, precedenti come datazione ma successivi come scoperta, e quindi il nome non rispetta affatto la sua caratteristica.
In questi 2,5 milioni di anni il genere homo si evolve e si diffonde in varie parti del pianeta, il suo cervello cresce, manipola gli oggetti, crea armi sempre più sofisticate, vive in grotte. Non vi è nessuna presenza di arte mai in questa evoluzione, nè presenza di case, nè di agricoltura o pastorizia, almeno non fino alla nascita dell'homo sapiens.
Ed ecco quindi che entriamo nel nocciolo della questione: quando nasce l'homo sapiens? come nasce? è frutto davvero dell'evoluzione? è frutto della creazione più o meno divina?
Cercherò ora di affrontare le teorie che ci sono dietro, che possono essere al massimo 3: evoluzionismo, creazionismo divino, creazionismo "alieno" (ma queste ultime possono avere molti punti convergenti!).

Evoluzionismo:
E' una teoria molto semplice ed accettata e si basa su quello che ho detto in precedenza: intorno a 200.000 anni fa, per mutazioni genetiche ed altre cause, nasce la specie Homo Sapiens; in che modo ciò avvenga non è chiaro, ma è certo che avvenga in Africa (tant'è che si pensa che i primi Sapiens avessero tutti la pelle scura) e che da lì si diffonderà poi fino ad occupare tutto il pianeta. Di certo è la teoria meno criticabile, perchè l'evoluzione del genere homo è sotto gli occhi di tutti, quindi difficile dire che non sia così, ci sono però degli aspetti su cui discutere: i sapiens sin da subito, hanno una marcia in più rispetto a tutto il genere homo precedente, un qualcosa che va oltre ogni minima aspettativa che l'homo stesso si sarebbe potuto porre fino a quel momento; da allora in poi inizia l'arte nelle grotte, la costruzione di collane e monili vari, la costruzione di capanne, con buona probabilità la costruzione di vestiti, i RITUALI di sepoltura dei morti, con offerte di vario genere e, il più delle volte, lo spargimento di ambra rossa sul corpo del defunto e tutta una serie di nuove usanze che vanno oltre la semplice sopravvivenza, ma si pongono nel campo dell'arte fine a se stessa o comunque di oggetti non necessari o superflui per la vita quotidiana (senza telefonino resteremmo comunque in vita!). Da dove nasce questa consapevolezza, questo pensiero che va anche oltre la vita terrena, questa voglia di arte, monili, collane ecc? com'è possibile che un genere come l'homo che fin'ora non si è mai occupato delle spolture, o che non ha mai costruito capanne ecc, tutto d'un tratto inizi a fare tutto ciò, compresa l'agricolura e l'allevamento?
L'homo sapiens ha un qualcosa in più rispetto a tutte le specie passate, un qualcosa che lo ha fatto passare sopra l'evoluzione naturale, tant'è che se si estinguerà lo farà soltanto per sua stessa mano, e non certo perchè non è adatto al clima! E' possibile che un semplice passaggio evolutivo da una specie ad un'altra abbia dato un così evidente distacco mentale e una presa di coscienza così elevata?
L'evoluzionismo non da' una risposta a questa innaturale evoluzione, ma forse possiamo trovare tale risposta nelle altre 2 teorie, che presenterò insieme.

Creazionismo:
E' evidente, viste tutte le premesse, che nessuno mai si sognerebbe di dire adesso che il mondo è stato creato in 7 giorni e che l'uomo nasce grazie alla creazione divina; sappiamo benissimo che non è andata affatto così e che non sarebbe mai potuta andare così (del resto la Bibbia venne scritta in un periodo in cui le conoscenze sul mondo e sull'uomo erano molto limitate). Ma è possibile che in questa "creazione" che è avvenuta "..a sua immagine e somiglianza", possa esserci un'eco di un qualcosa di molto più antico che l'uomo un tempo sapeva e che poi è andato dimenticato? è possibile che una creazione sia davvero avvenuta (ma con modalità diverse rispetto alla Bibbia)?
La risposta è sì, è possibile, ed è l'ultima parte di questa teoria; ognuno di voi sarà poi libero di crederci o meno.
Ho già parlato infatti di Zecharia Sitchin e degli Annunaki; questi che erano gli dei Sumerici, secondo lo studioso erano alieni provenienti da Nibiru; è lo stesso studioso a dirci che, secondo le sue traduzioni dei testi sumerici, furono questi Annunaki a crearci "a loro immagine e somiglianza" e che il nome del primo uomo fu "Adama" che in sumero significa "nato sulla Terra"; ma non lo fecero dal nulla: presero una delle specie del genere homo che vivevano in quel momento sulla Terra, apportarono delle modifiche genetiche grazie alle loro elevate conoscenze e diedero vita all'homo sapiens.
Ecco una tavoletta sumerica




Questo potrebbe spiegare facilmente la nostra elevata coscienza e la nostra netta superiorità rispetto a tutto il genere homo, così come la propensione all'arte e alla cultura che non si erano mai viste fin'ora, ma che potrebbero essere state scaturite da questo intervento "divino" e poi sviluppate negli anni. Avete capito dunque dove voglio arrivare? e se questa ipotetica traduzione fosse vera? beh potrebbe significare che alla stesura della Bibbia poteva esserci un'eco di questa storia divenuta poi leggenda, e che il nome Adama venne poi tramandato e divenne Adamo e che si riportarono le parola "a sua immagine e somiglianza" così come il fatto che venimmo "plasmati dalla terra", ovvero, direbbe Zacharia, presi dalla terra esemplari di homo e modificati geneticamente per poter essere più intelligenti e coscienziosi.
Certo è una spiegazione un po' fantasiosa e che non può avere riscontri scientifici, ma sarebbe la più semplice per spiegare questo cambio assoluto tra l'ultimo homo e i sapiens, così come la nascita dell'arte e dell'agricoltura ed anche la presenza sulla terra, di monumenti come le Grandi Piramidi, che a tutt'oggi sono ancora un mistero, perchè soltanto una società molto più evoluta della nostra le avrebbe potute costruire (sono tutto TRANNE che tombe) e magari fu proprio questa prima società che aveva le conoscenze e magari alcuni oggetti donati dagli Annunaki andati poi perduti, oppure furono proprio questi dei a costruirle.

Io non so quale idea vi siete fatti dell'evoluzione umana, ma se io dovessi incontrare un giorno un essere simile a questo, mi inchinerei e renderei grazie

martedì 11 gennaio 2011

La vita su Marte

Torniamo a parlare di Marte. Non c'è dubbio che questo pianeta, per me e per tanti altri appassionati, suscita una forte suggestione e tanti dubbi: sono sicuro che molti di voi, come me, si sono almeno una volta soffermati a fantasticare sul nostro "Pianeta Rosso", immaginando quali civiltà potrebbero averlo abitato, o pensando che magari lo abitano ancora (magari nel sottosuolo).

E' per questo che oggi voglio parlare di Marte, per cercare di chiarire alcuni aspetti e di mostrare qualche foto ufficiale della NASA che lascia molti dubbi circa le attuali informazioni ufficiali che ci vengono fornite su questo pianeta.

Partiamo proprio da quello che ci dice l'agenzia americana riguardo al Pianeta Rosso:
Marte è il pianeta del nostro sistema solare più simile alla Terra, per dimensioni, caratteristiche e altri aspetti di cui ora parleremo.
Il giorno marziano, chiamato Sol, è molto simile al nostro; vi basti pensare che dura 24 ore 37 minuti e 22 secondi, e così simile è anche la costituzione del terreno, fatto di rocce, e anche l'atmosfera; di quest'ultimo aspetto la NASA ci dice che è molto rarefatta e che presenta una forte presenza di Anidtrite Carbonica (circa il 95%) ed una scarsissima presenza di Ossigeno (meno dell'1%) rendendo dunque impossibile la vita come la conosciamo noi. Anche portando una grossa quantità di piante e/o di ossigeno sul Pianeta, questa si disperederebbe nell'Universo dal momento che l'atmosfera, come già detto, è molto rarefatta. Non vi dovrebbe quindi essere presenza di nessun tipo di agglomerato nuvoloso (questo è un punto da ricordare).
Altro aspetto importante di Marte è la presenza di acqua:
sempre secondo le fonti scientifiche su Marte esiste una certa presenza di acqua; è stata scoperta negli ultimi anni e si concentra soltanto al polo Nord, dove si può notare una forte presenza di ghiaccio (l'unica su tutta la superficie). Questo ghiaccio è in minima parte ghiaccio di acqua vera e propria; si sospetta comunque che nel sottosuolo, possa esserci dell'acqua allo stato liquido, ma questa rimane soltanto un'ipotesi.
Nel resto del pianeta solo rocce e sabbia, e i resti di fiumi, laghi ed oceani ormai essiccati che ci han fatto capire come Marte un tempo sia stato un pianeta rigoglioso sicuramente di acqua, proprio come è qui sulla Terra. Difficile ovviamente stabilire, secondo la NASA, quando questo era presente e per quali cause o quando tutta l'acqua del pianeta è scomparsa.

Le missioni più famose che sono ancora attive sul Pianeta Rosso sono le sonde Opportunity e Spirit che ci hanno fornito e continuano a fornirci, bellissime immagini a terra di questo affascinante pianeta. Il sito ufficiale dove poterle reperire è questo dove si legge che in verità, Spirit sembra essere ormai disattivato, mentre Opportunity continua ad esplorare il pianeta.
Oltre a queste missioni ci sono tante foto satellitari sempre fornite dalla NASA, come quelle della "faccia di Marte" di cui ho parlato in un post precedente, e tante altre.

Queste fotografie saranno lo spunto di discussione della prossima parte di questo post, per affrontare dei temi che la NASA non affronta affatto o che forse non vuole affrontare.

Vi ricordate quello che ho detto poco fa? Su marte non vi è presenza di acqua liquida secondo la NASA, o almeno fin'ora non è stata scoperta. Bene veniamo allora a questa immagine satellitare della NASA reperibile a questo indirizzo. Potete scaricarla cliccando su View Full Image, comunque è riportata qui di seguito. Per motivi di spazio ho dovuto tagliarla in quella che è la parte più interessante. Sul sito della NASA potete comunque vederla nella sua interezza.


Quello che vedete è un leggero ingrandimento di una parte di questa immagine. In essa si può notare una parte più chiara ed una più scura, all'apparenza due tipi di terreno diverso, probabilmente uno più alto dell'altro. Però se guardate con attenzione c'è di più. Una parte del terreno biancastro, è più chiara, esattamente quella più vicina alla parte scura; non vi dice niente? a me sembra, a tutti gli effetti, l'effetto che potrebbe fare un mare o più probabilmente, un lago molto limpido che si appoggia su una spiaggia. Come potete vedere la linea più chiara è molto sottile e non lascia pensare a nessun tipo di dislivello, inoltre, vicino alla "riva" si vedono tutta una serie di puntini bianchi, che lasciano pensare alla schiuma lasciata dalle onde che si avvicinano alla costa. Infine, sempre osservando con attenzione, ma stavolta la parte più scura, questa sembra essere formata da tante piccole "onde" che si propagano verso il basso (corrente), cosa che è assente nella parte più chiara. I dubbi permangono sempre, perchè così come sulla Luna, anche qui ci vengono presentate delle immagini in bianco e nero, però dopo aver osservato per un po' questa immagine, la sensazione che si tratti davvero di un lago o di un mare, diventa sempre più forte.

Dopo questa possibile presenza di acqua passiamo ad una possibile forma di civilizzazione. Anche qui, secondo la NASA, non c'è dubbio: non esiste nessuna prova di civilità presenti o passate che abbiano vissuto su Marte. Sarà proprio vero? Vediamo insieme questa immagine. Faccio notare che si tratta di una immagine molto grande sia come risoluzione in pixel, sia come dimensione in megabyte. Il link ufficiale è questo Cliccando su Full-RES Jpeg vedrete l'immagine molto grande nella sua interezza. La parte che ci interessa è situata a sinistra nella parte medio bassa ed è la seguente:
In questa prima immagine ho voluto lasciare una parte del "nero" che si trova a sinistra della fotografia per permettervi di orientarvi nel ritrovarla da soli. Di seguito invece ecco un ingrandimento 2x della parte importante.
Cliccandoci potrete vederla più grande ancora. L'oggetto che voglio evidenziare si trova più o meno al centro dell'immagine; a cosa somiglia penso possiate arrivarci anche da soli. L'impressione è proprio che si tratti di una statua di pietra di un uomo o un umanoide con il braccio sinistro alzato. La statua sembra trovarsi seduta su quelle pietre sottostanti. La prima volta che la vidi rimasi molto impressionato, perchè sembra lasciare davvero pochi dubbi a riguardo: sembra essere davvero una statua ben conservata (qualcuno dice anche possa trattarti di un umanoide in carne ed ossa, ma a giudicare dal colore direi sia altamente improbabile)

Abbiamo dunque visto come forse su Marte ci sia dell'acqua liquida, a differenza di quello che dice la NASA, e che forse possono esserci tracce di civiltà passate. Ma se la vita ci fosse tutt'ora? Come apparirebbe? saremmo in grado di riconoscerla o di ricordurla a quella che conosciamo noi?

In questa pagina è possibile vedere alcune immagini di Marte. Si tratta di una zona, come è descritto nel sito, molto a Nord su Marte. Qui, secondo il sito, sono presenti delle fuoriuscite di materiale scuro dal terreno che si proiettano in alto per poi ricadere a terra. Vediamo nel dettaglio un paio di immagini, prese e ritagliate dal link appena postato cliccando in basso a destra su wallpaper e sulla dimensione massima possibile.

Cliccandoci potrete vederle ancora più grandi ovviamente. Per prima cosa se si tratta di spruzzi di materiale verso l'alto, dove sono le ombre? non ve n'è traccia ne davanti ne dietro, se non poco accennate. Inoltre sembrano piuttosto regolari e vicine ma non si disturbano tra loro. Qualcosa sembra strano. Per cercare di risolvere il dubbio è necessario vedere foto a maggiore qualità ed in bianco e nero. Per farlo da soli potete cliccare su JP2 Quicklook e poi sul primo link. Aprendo il file con java si scaricherà velocemente l'IAS Viewer che vi permetterà di navigare facilmente nell'immagine a grande dimensione (un po' come in google maps). Se non siete in grado di farlo o non avete voglia ecco qui di seguito una parte dell'immagine
Come potete vedere questa immagine permette di vedere meglio la parte superiore ma anche quella inferiore di questi "getti" provenienti dal sottosuolo. Quello che noterete cliccandoci è che questi famosi "getti" non sono affatto verticali, ma si alzano dal terreno formando degli angoli e che nella parte superiore si ramificano fino a formare qualcosa che sembra dei fiori o delle foglie. Ebbene sì, siamo di fronte ad un qualcosa che somiglia incredibilmente ad un albero; certo nessun albero che possiamo riconoscere come presente qui sulla Terra, ma senz'altro un qualche tipo di specie vegetale, probabilmente ancora in vita (considerando le "foglie" o i "fiori" presenti sulle estremità) e che sembra essersi adattata alla vita di Marte nella parte molto a Nord (ricordate che è proprio qui che si ipotizza possa trovarsi acqua liquida sotto la superficie).
Anche questa immagine ha suscitato in me molto scalpore e molto interesse, e trovo sia una prova molto importante di eventuale vita sul Pianeta Rosso.

A proposito di questo nome veniamo all'ultimo aspetto di Marte, ovvero il suo colore. Il suo nome ce lo suggerisce e tutti lo sappiamo: Marte è un pianeta a prevalenza rossa, per via della sua sabbia che ha quel colore rossastro e, essendo presente solo quella, secondo la NASA, è evidente che vista al telescopio non possa che essere di colore rosso. Gli osservatori amatoriali del cielo ve ne daranno senz'altro conferma. Ma tutto questo è vero da lontano, cioè osservando Marte dalla Terra, ed è vero anche secondo le fotografie della NASA come questa che potete anche vedere qui di seguito.

Il pianeta si mostra in prevalenza Rosso, con una qualche sorta di atmosfera rarefatta e la presenza di un po' di ghiaccio a Nord, proprio come la NASA lo descrive. Peccato che nel 1995 il satellite Hubble fotografava Marte in opposizione alla Terra, e che il risultato fu questo:

Una differenza abissale direi! Certo non permette di vedere una presenza di acqua, ma permette di dire che l'atmosfera è molto meno rarefatta di quella che vorrebbero farci credere, e che quindi in qualche modo la vita potrebbe davvero svilupparsi tutt'ora su Marte! Poco dopo la pubblicazione sul sito del telescopio spaziale questa immagine venne sostituita con questa che, pur mostrando molta meno atmosfera, continua comunque a mostrarne ancora molta di più di quanto non ne mostri oggi la NASA.

Dunque che idea vi siete fatti di Marte?

Aprite gli occhi!